lunedì 24 dicembre 2007
mercoledì 19 dicembre 2007
E' UN LAZZARETTO!
MIMMO: Influenza
LUCA: Influenza e infortunio al ginocchio
GB: Convalescente da influenza
ANDREA: Indisponibile
Grazie alla provvidenziale mossa del Capitano e alla comprensione (e alla sportività) di Cluster 2, la partita odierna è stata rinviata a Gennaio. Ora abbiamo due partite in meno e la classifica risulta inevitabilmente falsata.
Rimaniamo in attesa che tutti i nostri effettivi siano nuovamente disponibili. I tre superstiti (io, Capitan Maurizio e Fabrizio Yashin) e, naturalmente, Max "the president" inviano gli auguri di pronta guarigione agli "infortunati".
A presto...
giovedì 13 dicembre 2007
Le Grandi Biografie - Alessandro lo "Svizzero"
Tanto per cominciare il 23 Aprile 1978 ricorre il quarantacinquesimo anniversario dell'istituzione della Gestapo, corpo che rivestirà grande fascino nella vita del giovane Alessandro. Inoltre appena 19 giorni prima della nascita del bimbo, RaiDue manda in onda per la prima volta l'anime Atlas Ufo Robot. I genitori profondamente affascinati da questo capolavoro sono indecisi se chiamare il bimbo Actarus o Procton, alla fine optano per un tradizionale Alessandro (ne rimarranno profondamente scontenti per diversi anni). Ma l'avvenimento che più influenzerà la vita del nostro eroe è un altro: il 23 Aprile 1978 Franco Baresi fa il suo esordio in serie A, il giovane Ale viene alla luce e come primo gesto della sua vita alza la mano e chiama il fuorigioco. Vistosi ignorato dall'ostetrica, comincia a inveire contro tutto e tutti, costringendo il personale medico a sedarlo attraverso l'uso di una bottiglia di mirto di Sardegna.
L'Alessandro bambino ha due passioni: la storia del suo idolo, un oscuro caporale tedesco con orridi baffetti famoso per le sue orribili dipinti di nature morte e il calcio. Milanista nel profondo dell'anima, i suoi idoli giovanili, a parte il citato Franco "Offside" Baresi, comprendono il fior fiore dei giocatori milanisti dei primi anni '80: Joe "lo Squalo" Jordan, Luther "Missit" "Calloniset" Blisset, Mark "Attila" Hateley. Verso la fine degli anni '80, affascinato dall'arrivo in Italia del più grande calciatore russo di tutti i tempi, Aleksandr Zavarov (luogo di nascita Lugansk, ma Ale pensa sia di Lugano e questa è la ragione principale di quel che avvenne), dimostrando la sua vasta conoscenza calcistica, Ale abiura. Il Milan non è più nei suoi pensieri, la Juventus diventa la sua squadra, al punto che oggi nega di essere mai stato rossonero. Nella seconda metà degli anni 90 si trasferisce a Milano per, versione ufficiale, ragioni di studio. La realtà è ben diversa e gli obiettivi sono due: infiltrare dall'interno le società dell'Internazionale e dell'A.C.Milan per subodorarne gli obiettivi di mercato (e consigliare conseguentemente le strategie di mercato al suo amico Luciano Moggi) e imparare la lingua principale nel mondo civilizzato (che per Ale, ricordiamolo sempre è rappresentato dalla sola Svizzera), il milanese. Il primo obiettivo riesce alla grande e porta all'acquisto da parte della Juve di fini dicitori del calcio quali Athirson, Blanchard, Oliseh, Van der Sar, Dimas ed Esnaider. Il secondo obiettivo è più arduo, ma per lui, svizzero nell'anima è una questione di precisione e impara le espressioni principali quali "Chi laüra ghà una camisa e chi fà nagott ghe n'à dò", "Fà e desfà l'è tt un laurà", "L'aqua la fa mal, la bev dumà la gent de l'uspedal ", "Quand la mèrda la munta a scragn o la spüssa o la fà dann ", "Va da via i ciap", etc etc.
Incredibilmente riesce a portare a casa anche una laurea in ingegneria, ottenuta corrompendo professori, ricercatori, segretarie, custode e inservienti. Titolo della tesi: "Studio sperimentale del comportamento in alta potenza di componenti ottici passivi", praticamente una tesi sulla tecnica di parata di Dino Zoff sul colpo di testa di Socrates ai mondiali dell'82.
Oggi Ale dall'alto della sua spocchia elvetico-meneghina fatica ad adattarsi a lavorare e giocare con i suoi umili colleghi, non tanto perchè questi non accettino il suo venire in ufficio in portantina condotta da 8 schiavi calabresi e neppure per la corona e il mantello di raso, quanto perchè si rifiutano di genuflettersi al suo passaggio. In termini calcistici, l'idolo di Ale è, stranamente dopo tanti fuoriclasse, un oscuro portatore di borracce della sua amata Juve, tale Alex Del Piero: lui dall'alto della sua esperienza sostiene che il ragazzo si farà, ma data l'età (33 anni ndr), forse il ragazzo s'è gia fatto qualcosa.
Sul campo di gioco Ale profonde il massimo dell'impegno solo se adeguatamente motivato (necessaria la somministrazione di un mirto di Sardegna prima della partita e, ad intervalli regolari, anche durante lo svolgimento della stessa). Risulta difficoltoso, ad oggi, fargli abbandonare la portantina per farlo correre sulle sue gambe. A questo scopo è necessario che Luca prometta di caricarselo sulle spalle al primo accenno di sudore.
Questo è Ale lo "Svizzero", l'imperatore di Sytel, jolly e uomo ovunque dei campioni in carica.
GIGANTI!
Gara perfetta, senza sbavature, dove ogni singolo ha messo le proprie caratteristiche al servizio di un collettivo splendido. Squadra corta, mai in affanno, costantemente in pressing sui portatori di palla. Paragonabile per movimenti al Milan di Sacchi e per agonismo alla Juventus targata Marcello Lippi. Avversari disorientati dal bagaglio tecnico di Mimmo, dai chilometri macinati da Luca, dalla direzione d'orchestra di Capitan Maurizio. Sopresa più gradita, il risveglio di Giambattista "Iaquinta", che con una tripletta cancella il suo pesante "0" nella classifica marcatori. Difficile raccontare la gara, sempre per la scarsa affluenza di ossigeno al cervello che mi impedisce di "fotografare" i momenti salienti. Ci provo comunque.
Stadio gremito in ogni ordine di posto, tifosi in delirio all'ingresso in campo delle squadre. I primi a scendere in campo per il riscaldamento siamo io e Mimmo, quest'ultimo con un giubbottone stile parka che lo fa somigliare molto a Reinold Messner (che per chi non lo sapesse è nato a San Girgio Jonico). Siamo i primi per un motivo ben preciso: abbiamo rispolverato la vecchia usanza pre-partita dello scorso anno: bicchierino di mirto di Sardegna e poi via... insomma c'è da "smaltire". Dopo pochi minuti si uniscono Luca e il suo iPod seguiti da Gb, Andrea e, per ultimi, il Capitano e Fabrizio (gli anziani fanno sempre un po' di fatica in più).
Dopo aver deliziato il pubblico con numeri alla Ronaldinho (passerà alla storia la mia traversa "dichiarata" a Mimmo e centrata al primo colpo dopo il suo "ma lascia perdere"), la squadra è convocata dall'arbitro. Palla al centro. Qui inizia il mio debito di ossigeno. Il primo tempo (che inspiegabilmente dura 5 minuti in meno) si conclude sul 2-0 con doppietta di Mimmo che timbra anche il terzo in apertura di ripresa. Qui arrivano gli unici 5 minuti di sbandamento. Due distrazioni rischiano di rovinare tutto. 3-2. A questo punto è doveroso ricordare la frase di incoraggiamento del Capitano: "stiamo calmi, siamo sul 5-2". Voi credete che stesse delirando? Assolutamente no. Da grande Capitano cercava di non far innervosire la squadra. E' riuscito nell'intento, perchè a quel punto si dilaga. Prima si scatena lo Iaquinta di Gizzeria con una tripletta. Il primo di piede, il secondo di stinco (la palla gli rimbalza addosso dopo il rinvio di un difensore), il terzo, spettacolare, di testa, spalle alla porta, su lancio di Mimmo in versione Kakà.
Anch'io mi tolgo la soddisfazione di segnarne uno, grazie ad uno splendido assist di Maurizio, mentre Mimmo mi nega la gioia della doppietta rubandomi un gol sulla linea (vi dirà che stava arrivando un difensore, ma non credetegli). Altri due gol del nosto bomber tascabile e facciamo cifra tonda. Non ce n'era per nessuno. Unica nota stonata l'infortunio al ginocchio di Luca, in una situazione più simile ad un film di Fantozzi che ad una partita di calcio. Ne avrà per almeno un paio di settimane, attendiamo il responso dei medici e speriamo che si possa recuperare prima. Altrimenti nelle prossime due gare, ognuno di noi dovrà far affidamento solo sui suoi due polmoni.
E ora, le pagelle.
FABRIZIO 8: Smaltite le emozioni della "prima", il Lev "Gavino" Yashin di Sardegna si piazza tra i pali e mette in campo tutta la sua classe . Dirige la difesa con urli spropositati, tiene alta la concentrazione della squadra e quando è chiamato in causa risponde presente.
Devia sulla traversa un bolide sparato da 15 metri e si oppone di piede su una conclusione mentre gli avversari stanno già esultando. Sui tre gol è assolutamente incolpevole. Sempre in posizione, perentorio nel bloccare la palla, tempestivo nelle uscite, ottimo nei rilanci, in uno in particolare inventa un assist-gol per Mimmo. SICURO COME UN INVESTIMENTO IN BOT.
MAURIZIO 7,5: Prestazione eccellente del Capitano che ci regala anche un cappellino decisamente migliore di quello, inguardabile, usato nella scorsa partita. Staziona da ultimo uomo del rombo, opera sempre dietro la linea della palla, perde pochissimi contrasti. Recupera una quantità infinita di palloni che prontamente rilancia verso gli attaccanti. E' leggermente limitato dall'eterno fastidio all'inguine, ma stringe i denti e porta a termine la gara. Quando gli avversari si fanno sotto nel punteggio infonde coraggio "inventandosi" altri due gol per noi. Trova anche il tempo di regalarmi la gioia del gol con un assist degno del miglior Zidane. POLIEDRICO COME UN CRISTALLO DI BOEMIA.
LUCA 7: Il Soldatino Di Livio di Caselle rispetta il suo compito ancora una volta. Dopo un riscaldamento di 3 ore e un quarto durante il quale ascolta 12 volte la playlist del suo iPod, sceglie la fascia a destra e inzia a bruciare l'erba. Dopo 5 minuti, quando ha già percorso una distanza pari alla lunghezza del Grande Raccordo Anulare, Mimmo lo richiama un attimo alla tranquillità. Cerca di applicare lo schema che ha studiato per giorni, ma la disposizione difensiva degli avversari non gli permette di esprimersi al meglio. Contrasta chiunque passi sulla sua zona di competenza, riparte come un treno e spesso libera il destro senza fortuna. Si infortuna nel finale in una scena tragicomica e deve abbandonare il campo. A quel punto va a dare una mano a liberare i TIR in direzione del Frejus. FATICATORE COME UN MURATORE BERGAMASCO.
ANDREA 7: Prestazione di qualità del mancino sardo-piemontese. Agisce da Jolly piazzandosi, all'occorenza, ora in attacco, ora in fascia, ora al centro della difesa. Se gliel'avessimo chiesto, probabilmente avrebbe dato cambio anche a Fabrizio in porta. Più attivo in fase di costruzione che di interdizione, si distingue anche per il gran movimento senza palla. Non ha mai l'occasione di liberare il mancino a rete e paga un po' l'accanimento dell'arbitro nei suoi confronti: in alcuni frangenti il direttore di gara gli fischia fallo anche quando respira. Non si dà per vinto e continua a coprire i "buchi" dettati soprattuto dai cambi spesso "azzardati". DUTTILE COME IL RAME.
MIMMO 9: Non posso fare diversamente. 5 gol parlano da soli e da soli portano ad un voto esagerato. Ci risiamo. Dopo due partire in cui si comporta da "animalista" manco fosse un attivista di GreenPeace torna a dare la caccia ai ragni che costruiscono casa sotto gli incroci delle porte. Uno di questi, fa una brutta fine intorno al minuto 5 del secondo tempo. Fabrizio rilancia, il Maradona di Sava la fa scorrere davanti a se, la lascia rimbalzare, una volta sola, come se volesse dare al povero ragno il tempo di "chieder perdono per ogni peccato", direbbe il grande Faber, poi fissa la vittima e spara. Centro. Standing Ovation di uno stadio in delirio. Nel finale è egoista nel negarmi la gioia della doppietta, ma gli attaccanti di razza sono fatti così, quando vedono la porta non guardano in faccia a nessuno. Me compreso. UNICO COME IL BAROLO 97.
GIOVAMBATTISTA 8,5: Mezzo punto in meno di Mimmo, ma solo perchè si ferma a 3. Finalmente una gara giocata ai livelli a cui ci aveva abituato ai tempi in cui deliziava le platee di tutta la Calabria. Meno lezioso, molto concreto, mette in campo il tocco sopraffino e lo scatto bruciante di cui vi parlavo qualche settimana fa. Realizza una tripletta (in verità del secondo gol non si accorge nemmeno lui) impreziosita da un gol di rara bellezza. Su assist di Mimmo a tagliare fuori tutto il centrocampo avversario, il bomber di Gizzeria, spalle alla porta, "sente" il portiere alle sue spalle e lo beffa con un pallonetto di testa, molto simile al gol con cui il suo alter-ego Iaquinta firmò il 2-2 all'olimpico di Roma. FANTASIOSO COME UN QUADRO DI PICASSO.
Come al solito manco io, ma affido al mio collega Fabrizio il compito.
E ora sotto con i commenti...
mercoledì 12 dicembre 2007
Ultime dai campi
Risultati 3a Giornata:
Technology | - | Cluster 2 | 17 | - | 5 | |
Sytel | - | Cluster | 2 | - | 2 | |
Blue | - | Services | 4 | - | 8 |
Classifica generale:
Technology | 5 |
Cluster 2 | 4 |
Services | 4 |
Blue | 3 |
Cluster | 2 |
Sytel | 2 |
Services e Sytel una partita in meno. Insomma...ultimi, ma potenzialmente primi... bella questa eh??
Tra 4 ore circa ci aspetta una partita impegnativa contro Blue, reduce da una sonora sconfitta subita da parte di Services. Insomma, saranno belli incazzati e non verranno certo in Via Petrella a farci vincere.
La rosa è al completo, dopo il panico dei giorni scorsi Fabrizio ha recuperato e sarà al suo posto tra i pali. Luca è il più carico di tutti. Due ore fa ha comprato le scarpette nuove e non vede l'ora di battezzarle. Da domenica, su mio suggerimento, sta studiando da un video su youtube (questo), il movimento di Trezeguet sul gol di Nedved all'Atalanta. Luca, mi raccomando, sei un ottimo ingegnere, quindi il movimento devi applicarlo "in scala", non vorrei che ti mettessi a fare uno scatto di 25 metri e poi ti trovi sul campo di fianco.
Mimmo in questo preciso momento sta litigando con il cellophan che avvolge la custodia di un DVD...cosa non si fa per ammazzare la tensione. Ecco ce l'ha fatta!! Ora dovrà trovarsi un altro anti-stress........chiudete le porte dei bagni!!!!
Gb è tranquillissimo come al solito, forse deve ancora scoprire che è mercoledi e che si gioca.
Andrea non l'ho nemmeno visto e questo un po' mi preoccupa. Non è che siamo uno in meno?
Maurizio da buon Capitano carica la squadra....ohooh!! In questo momento l'unico problema che ha è trovare un disributore aperto per fare benzina alla big-Stilo.
Il presidente è concetratissimo, non so a far cosa. Evito di chiederglielo, tanto mi risponderebbe con il suo immortale "come come?".
Manco io. Che sto delirando sul blog. Insomma, un pre-partita da vera squadra. Da veri campioni.
A tra poco allora.... 'nnaaaaaaaaamooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!
martedì 11 dicembre 2007
Le Grandi Biografie - Giambattista - Lo Iaquinta di Gizzeria
Il 29 Giugno 1986 GB scopre il calcio guardando la finale dei mondiali Argentina - Germania. Contrariamente a tutti i bimbi della sua età, GB non resta folgorato dalle gesta di Diego Armando Maradona, ma, bensì, da quelle di Jorge Luis Burruchaga. Burruchaga è uno dei giocatori più completi in circolazione all'epoca, capace di coprire a centrocampo, di supportare l'attacco e di concludere l'azione grazie alle sue capacità tecniche e alla sua velocità. Purtroppo, dalla finale in cui segna il gol decisivo, frequenti infortuni alle ginocchia ne limitano il rendimento, anche se mantiene il posto in nazionale. GB non vuole essere da meno. Per cui comincia a darsi da fare. Amante della velocità e del tunnel ripetuto (alla Omar Sivori per intenderci), irride ripetutamente gli avversari con questo pregevole gesto tecnico. Purtroppo un giorno si trova a giocare contro il nipote di Andoni Goikoetxea che, dopo il 36 tunnel subito, decide di averne viste troppe e gli rompe entrambe le ginocchia a colpi di bullock. Incredibilmente GB è contento: finalmente è riuscito nel suo intento, emulare Burruchaga in tutto e per tutto. Purtroppo GB è un caso clinico sconosciuto, la lesione ai menischi comporta anche una serie di lesioni psicologiche normalmente non riscontrabili negli esseri umani, ma ben conosciuta in natura tra i lemuri. GB tende ad isolarsi, a vivere in un mondo tutto suo da cui ogni tanto emerge (soprattutto in occasione di ritrovi conviviali, quali la pausa caffè). Inoltre manifesta una spiccata propensione all'autodondolio (secondo la moderna psicologia questa è una forma di masturbazione, riscontrabile principalmente nei bimbi in età prescolare). La regressione allo stato infantile è in alcuni momenti molto evidente, ma gli amici accettano questo suo deficit cercando di non farglielo pesare troppo. A metà degli anni 90 si trasferisce a Torino per motivi di studio. Orgoglioso della sua calabresità e con tutti i deficit psico-attitudinali che tendono ad aggravarsi, fatica non poco ad adattarsi alla vita nel profondo nord. Convinto che la Lega Nord sia un'organizzazione meridionale per "legare" con i settentrionali si presenta ad un raduno delle camicie verdi indossando il tipico abbigliamento della sua terra (jeans, camicia aperta sul petto villoso e catenazzo da 13 kg al collo) urlando "sinnu cuntiento d'essere cà, mi staiu scialando" e si salva solo grazie alla sua resistenza infinita alle percosse, durate ininterrotte per 3 giorni. Prende così coscienza di trovarsi in territorio nemico, abolisce il vestiario calabrese e cerca di limare l'accento della terra natia (sua tipica frase del giorno d'oggi è "sinnu cuntiento d'essere cà, mi staiu scialando, né", che dimostra la perfetta integrazione piemontese.
Non ingannatevi, malgrado la sua apparente somiglianza con l'australopiteco e la sua natura naif, GB attualmente rappresenta la punta di diamante della squadra, una punta razzente e tecnica al tempo stesso, in grado su un campo di calcio di far vedere i sorci verdi a tutti (intendo proprio tutti, compagni compresi). L'unico problema è che per lui la partita comincia sempre un quarto d'ora dopo...
venerdì 7 dicembre 2007
Commento Fotografico della Partita
...ma lui non si fa intimorire! Infatti, capito l'andazzo, contrattacca e si svincola grazie alle sue incredibili doti tecniche, arrivando in un'occasione a scartare l'intera squadra avversaria!
Nella foto seguente lo possiamo trovare infatti impegnato a saltare il secondo uomo, dopo aver abilmente aggirato il primo...
...ed il resto è storia: dopo aver scartato anche il terzo ed il quarto uomo, il nostro continua scartando anche l'arbitro, il portiere, la porta, l'intera panchina avversaria, la porta girevole che conduce negli spogliatoi, gli armadietti, e sigla infine con un potente e preciso destro nel locale docce, all'incrocio dei tubi dell'acqua. Per qualche oscuro motivo, l'arbitro si rifiuta però di validare il punto -l'ipotesi più probabile è una ripicca per essere stato anch'esso scartato. Ci sarà rimasto male, ma quando Mimmo parte non lo ferma nessuno. Inarrestabile!
Ma la partita continua, e gli avversari insistono con il pressing, questa volta sul nostro Ale, che rischia anche di ricevere una sonora sculacciata (non so quanto regolamentare)...
...ma avendo studiato l'elettronica e in particolare i diodi Zener nei lunghi anni di Ingegneria, il nostro sfrutta il principio quantistico noto come "effetto tunnel", e riesce a trarsi d'impaccio. Geniale!
Il nostro Capitano si difende (e difende) bene, ma non si accontenta, e sfoggia anche sicure doti di fantasista, con mosse imprevedibili come questo colpo di tacco verso la fascia con il bravo Luca a raccogliere:
Qualche male informato, guardando l'originale di questa foto potrebbe pensare che il Capitano si stia in realtà chiedendo "ma dove c***o è finita la palla?" Ma dopo che ho aggiunto la freccina bianca con Photoshop, non ci sono più dubbi. E' un colpo di tacco. Imprevedibile!
Il nostro Buffon (che gli fa una pippa), di ritorno da un lungo periodo di convalescenza, mostra a tratti di avere le idee confuse e di non comprendere bene a che gioco stia giocando. Dopo aver confuso il calcetto con Palla Avvelenata staccandosi anticipatamente dalla riga in fase di punizione, in un'altra occasione confonde la palla con il boccino del lancio del peso, e si esibisce in un lancio da record:
Bravo, continua così e allenati. Che l'anno prossimo ti mandiamo in Cina. Olimpionico!
Continuiamo quindi con la rassegna fotografica, mostrando il nostro GB lanciato verso la metà campo avversaria, palla incollata al piede, e nessuno che riesce a tenergli dietro...
Grazie alla sua velocità, arriva a fondo campo indisturbato e si trova solo davanti alla rete!
Purtroppo la rete è quella che delimita il campetto! Ma questi sono dettagli. Andrà meglio la prossima volta. Irraggiungibile!
Per tornare in tema di pressing, dopo aver provato il quattro-contro-uno e il tre-contro-uno, gli avversari non disdegnano neanche il due-contro-uno, come si può vedere in questa "manovra sandwich" sul nostro povero Luca:
Quello che dalla foto non si capisce è perchè ci tengano tanto ad andare sull'uomo, disdegnando totalmente la palla (che ho anche indicato con una freccia e un grosso punto interrogativo per quelli che non sapessero com'è fatta). Ma il Forrest Gump di Caselle ha i muscoli d'acciaio grazie ai suoi intensi allenamenti, e non accusa. McRoyal Deluxe!
Ed ora arriviamo ad uno dei momenti più spettacolari della partita, quando le due ali sinistra e destra (Andrea e Luca) convergono a centrocampo e dopo aver raccolto l'energia cosmica che gli consente di trasformarsi in entità ultra-potenziate, sferrano un doppio-colpo-sincronizzato che non si è visto neanche a Shaolin Soccer:
La palla si trasforma in un globo di plasma neutronico che vola verso la porta avversaria ed esplode, investendo di gomma fusa e cuoio fumante il portiere. Il capitano della squadra avversaria commenta allibito: "Voglio sapere che marca di shampoo usano!". Ma questo sarà al limite un problema della commissione anti-doping. Super-Sayan!
Chiudo la rassegna con un'ultima emblematica immagine, che ci mostra come anche in una partita combattuta come questa, alla fine a vincere è sempre lo spirito sportivo e la voglia di divertirsi tutti assieme! Infatti, verso metà partita, componenti di entrambe le squadre hanno deciso di ignorare totalmente il pallone (sempre indicato con una freccia per voi idioti) e dedicarsi al famoso ballo scozzese delle due spade:
Non so esattamente come siano finite in campo le due spade, ma questo è il bello del calcio, che non finisce mai di stupirti (forse non era il calcio... ma vabbè, passatemela lo stesso che è tardi). Highlander!
Chiudo qui il reportage fotografico, ringraziandovi per l'attenzione e invitandovi ovviamente a commentare nonchè a pubblicare altre foto.
Postate, postate, postate!
Ecco i volti degli eroi...
In piedi da sinistra: Fabrizio, Maurizio, Andrea, Alessandro.
Accosciati da sinistra: Luca, Mimmo, Giambattista
"...siamo una squadra fortissimi, fatta di gente fantastici e non putimm perde, e fà figure 'e mmerda. Perchè noi siamo bravissimi e superquotatissimi e se finiamo nel balatro la colpa è solo dell'albitro..."
giovedì 6 dicembre 2007
Le Grandi Biografie - Mimmo - Il Maradona di Sava
Mimmo Saracino (si, Mimmo è proprio il nome non il diminutivo...) nasce a Manduria (TA) in una soleggiata giornata d'autunno del 1978 (precisamente il 29 settembre). E' un segno del destino, proprio in quel giorno ricorre infatti il centounesimo anniversario della chiusura del secondo congresso della Società Freniatrica Italiana, apertosi il 24 settembre 1877 ad Aversa (la freniatria per chi non lo sapesse è la psichiatria). L'ostetrica è la prima a rendersi conto che il piccolo Mimmo è sicuramente un caso clinico. Il bambino infatti non accenna a piangere. In realtà Mimmo s'è appena accorto d'essere sporco di sangue e questo ha comportato il suo automatico svenimento.
Siamo nella seconda metà degli anni 90. Mimmo sbarca a Torino. E sprofonda nell'incubo. Il Politecnico è una giungla piena di tagliagole e il ragazzo, seppur scafato, comincia ad avere paura. Sta per sprofondare nella più cupa disperazione, quando interviene a salvarlo una ragazza. Sara il suo nome. Dolce, affettuosa e matriarcale come solo le donne di Sardegna possono essere, corica a colpi di mattarello Mimmo e lo obbliga a laurearsi in ingegneria elettronica con una tesi impegnativa dal titolo nebuloso: "Formati di file per applicazioni audio video professionali". Mimmo è finalmente felice, mette la testa a posto e diventa un Uomo.....Ma un Uomo ha sempre un lato oscuro, Mimmo è ancora un adoratore della musica del diavolo (Biagio Antonacci e Tiziano Ferro sostituiscono Pupo nella gerarchia musicale di Mimmo, di loro ricordiamo i sanguinolenti singoli "Mi fai stare bene" e "Rosso relativo") e continua ancora a venerare il pallone, irridendo gli avversari con i suoi numeri funambolici che l'hanno reso noto con il soprannome di Maradona di Sava. Mimmo è così, prendere o lasciare. Una vita vissuta pericolosamente, sempre sull'orlo del baratro, genio e sregolatezza...in fondo è un predestinato.
Punticino...
Le pagelle...
FABRIZIO: 7,5. Il nostro nuovo portiere non tradisce le aspettative. Buona presa e ottimo senso di posizione tra i pali. Il fisico lo tradisce un po', ma quella è l'età che avanza e non si può far nulla. Nel primo tempo dopo aver preso un gol quasi a freddo ne toglie un paio da sotto la traversa. ha il tempo anche di far correre un brivido alle migliaia di tifosi sugli spalti, quando stoppando un pallone che corre con la velocità di un bradipo al galoppo se la fa passare sotto le gambe e deve rimediare con volo plastico a terra. Ha un po' di difficoltà all'inzio a capire le regole, soprattutto quella sul retropassaggio, ma imparerà. Il suo urlo a fine partita è un misto tra Pavarotti e l'incredibile Hulk. NON APRITE QUELLA PORTA
MAURIZIO: 6,5. Il capitano è forse il più "cattivo" in campo. Non risparmia scarpate a destra e a manca al malcapitato di turno, fedele al motto del grande Nereo Rocco: "calciate qualsiasi cosa passi a pelo dell'erba, se è la palla pazienza". Non tradisce mai la posizione, arcineo in fase difensiva non disdegna le solite puntate in avanti. Ogni tanto gli torna la vena "flipper" e calcia appena la palla si aggira dalle sue parti. Una volta gli va anche bene e timbra il gol del pari. TERMINATOR
MIMMO 7: Mezzo punto in più per le botte che ha preso. Abbiamo chiesto delle indagini approfondite sul suo marcatore. O non è un dipendente Reply, oppure, e questo ce lo può confermare o smentire il presidente, tra le fila della nostra Azienda è annoverato anche un fabbro. Le sue caviglie sono colpite una volta ogni 18 secondi. Cronometro alla mano. Corre molto e forse questo gli toglie un po' di lucidità davanti alla porta. Il gol lo fa sempre, ma a questo ormai ci ha abituati troppo bene fin dallo scorso anno. Nelle vacanze di Natale ha promesso che farà tre ore al giorno di tiri col piede sinistro. Obiettivamente non è troppo aiutato dai compagni di reparto soprattutto in fase di pressing e questo lo fà visibilmente incazzare (è incazzato anche oggi, anche se dice di no). Somatizza alla grande il panzerotto delle 18 (oh cazzo Mimmo mi è scappata...). ARMA LETALE 1, 2,3,4
LUCA 6,5: Anche Luca si perde un po' nella confusione generale. I suoi soliti 180 km a partita sono stati garanti anche ieri sera. Non è carico come la prima uscita, ma forse è colpa della Playlist dell'iPod. Solo per quanto corre la sufficienza abbondante è d'obbligo e in più ieri sera è riuscito anche a battere tutte le rimesse laterali a norma di regolamento, indovinando sempre la linea giusta sulla quale dev'essere messa la palla. L'andare addosso al portiere sulle nostre punizioni lo intimorisce ancora, ma prima o poi questa cosa così immorale e antisportiva la imparerà. Lo schema di cui vi parlavo ieri sera lo ha mandato un po' in palla, in effetti di incroci ne ha fatti ben pochi, ma il Milan di Sacchi a imparare la zona ci ha messo quantomeno tutto il girone d'andata, quindi c'è tempo. Scontato...FORREST GUMP
ANDREA 6: Sufficienza dovuta per l'impegno che ci mette e per la sfortuna con cui deve fare i conti quando il palo gli nega la gioia del gol. Anche Andrea tarda ad entrare nel match. Soffre la mancanza di spazi in avanti, ma si riscatta quando ripiega in difesa. Anche a lui non riesce lo schema con Luca, ma è giustificato, visto che non glielo avevamo nemmeno detto. Fa un po' di confusione in fase di presa di posizione e spesso si trova sovrapposto a Luca, comunque, nel complesso, prova positiva. PROVACI ANCORA SAM
GIAMBATTISTA 6: Sufficienza un po' risicata per il brasileiro di Gizzeria. Gliela do' sulla fiducia più che sulla prova complessiva. Abbandona il tanto criticato tiro a giro, ma non ce la fà a vivere senza tunnel. Ne prova 310, gliene riesce uno (che però, c'è da dirlo, gli riesce proprio bene) per una percentuale di riuscita dello 0,32%. Le soluzioni sono due, o si migliora o si abbandona la tattica. Si mette prima sulla fascia destra, poi su quella sinistra, poi punta centrale, poi centrale difensivo alla ricerca più di se stesso che di una posizione in campo (Gb, c'è sempre il tantra imparato da Maurizio, vedi post di ieri). Nei momenti in cui è in panchina mi propone degli assetti tattici fantascientifici, con me unico difensore e Maurizio punta centrale, insomma più visionario di Zeman e Malesani messi insieme. Quando tiene la palla regala buone giocate, ma non capiamo perchè spesso e volentieri, il pallone gli scotta e se ne libera in una manciata di nanosecondi. Cerca il gol più volte, ma il portiere gli si oppone. Arriverranno. PAULO ROBERTO COTECHINHO CENTRAVANTI DI SFONDAMENTO (...e voglio vedere chi di voi non lo conosce..)
IO: Come al solito mi astengo dall'autovalutarmi e lascio al mio collega Fabrizio il compito (nei commenti di questo post). Posso dire solo che al quinto del primo tempo avevo già esaurito la mia riseva di ossigeno e che non sono stato in grado di somatizzare il panzerotto come Mimmo (eh si, ora ci hanno beccati.. e sono due...). Fabri a te il compito anche a trovare il titolo di un film che sintetizzi la mia prova.
Ci prepariamo alla prossima partita, ricordando, sempre per la cabala, che lo scorso anno pareggiammo le prime due, la seconda, tra l'altro, per 2-2. Aggrappiamoci ai numeri.
Alla prossima... e sotto con i commenti!!
mercoledì 5 dicembre 2007
Messaggio dal Presidente
Grazie a voi ho potuto coronare un sogno che coltivo da tempo: diventare il presidente di una squadra di calcio.
Ho iniziato ad abbracciare questo sogno il giorno in cui mi sono reso conto che il calcio è uno sport estremamente interessante e stimolante, che può essere approcciato sotto molti punti di vista.
Ma soprattutto quando ho capito che il gioco di squadra è sempre preferibile al gioco individuale.
Quel giorno avevo visto qualcosa che non avrei più dimenticato...
Post Scriptum
Nonostante abbiamo finalmente trovato un reporter che immortalerà le gesta calcistiche della squadra, devo ammettere che un subdolo ma persistente presagio mi attanaglia, e mi fa sospettare che -per quanto bravo sia il fotografo (Marco "il discepolo", al quale va tutta la mia stima)- le nostre foto non saranno della stessa "qualità".
Si gioca!
FABRIZIO: Il Superman dell'isola è al suo debutto ufficiale con la maglia di Sytel. L'anno scorso un lungo infortunio lo ha tenuto lontano dai campi e quest'anno ha saltato l'esordio per non meglio identificati "problemi muscolari" (non ci ha detto qual'era il muscolo, ma tutti crediamo di aver intuito). Stasera si piazzerà fra i pali (fabri, ho detto "fra" i pali e non "sui" pali, mi raccomando) e guiderà la difesa a suon di "Ahiò porca troia, se non tornate vi spezzo le braccine". Onestamente abbiamo più paura noi che siamo suoi compagni che gli avversari. Ma solo perchè non lo conoscono. Al primo volo sotto il sette si cagheranno addosso e non calceranno nemmeno più in porta. Così potrà sorseggiare Ichnusa appoggiato al palo (ho detto "al" palo non "sul" palo). ABBASSA LA SERRANDA.
MAURIZIO: Ormai il Capitano non ci parla nemmeno più del suo infortunio. E' superiore. Probabilmente si affida a qualche pratica tantrica per non sentire il dolore (dove abbia imparato il Tantra non mi è dato di saperlo, ma in tutta onestà, poco mi frega). Quello che so è che si piazzerà ancora una volta al centro della difesa, stavolta con una museruola da Pitbull alla bocca in modo da non poter proferire insulto al direttore di gara (tra l'altro suo collega e, se sarà quello dell'ultima volta, anche coscritto). Quello che più mi preoccupa è il rapporto che si instaurerà tra lui e il suddetto Fabrizio. Far ragionare un sardo con un siculo mi sembra cosa ardua. Chi virà vedrà. MORDI LE CAVIGLIE
MIMMO: E' il pù tranquillo della compagnia. Lo preoccupa solo il fatto che forse non avrà tempo di concentrarsi con la PlayStation e provare gli schemi a ProEvolution Soccer. Ha pranzato leggero, ma sono sicuro che si rifarà da McDonalds mezzoretta prima della gara. E' fatto così: se non fa il pieno di energia non rende in campo. Gli ho chiesto gentilmente di provare a calciare anche di sinistro quando la palla gli arriva, casualmente, su quel piede, evitando 18 finte per riportarsi il pallone dall'altra parte. Ma mi ha già risposto picche. E' in lotta per la cannonieri, quindi batterà punizioni, rigori, corner, falli laterali e rinvii dal fondo. Non vuol perdere la minima occasione per metterla dentro (la palla Mimmo la palla). FACCE SOGNA'
LUCA: Dopo la biografia di Fabrizio è l'uomo del giorno. Tutti i giornali, le televisioni, i siti web di informazione parlano di lui. Stamattina un reporter della CNN lo ha inseguito durante la sua quotidiana "sgambata" sul Cervino. Come ha pranzato non lo so, ma di sicuro non ha digiunato. Le sue 8000 chilocalorie giornaliere le avrà assimilate. Ha preparato minuziosamente la playlist del suo iPod da ascoltare durante il riscaldamento. Riscaldamento che consiste nella scalata a mani nude di una parete del Monte Rosa e ritorno. Stasera si piazzerà nuovamente sulla fascia destra, rizollata dopo la sua ultima prestazione. Ha studiato per 15 giorni lo schema da attuare in caso di discesa centrale di Mimmo. Non posso rivelarvelo perchè sospetto che gli avversari ci stanno spiando. Ma vi garantisco che sarà efficace. CORRI RAGAZZO CORRI.
ANDREA: L'uomo sorpresa è pronto a stupirci di nuovo. Piano piano viene a galla la sua carriera da calciatore. Abbiamo scoperto un vecchio album Panini 1987/1988 che lo raffigura sorridente fra i Pulcini della Juventus. Il perchè non ha sfondato in prima squadra ce lo dirà più avanti. Fattostà che ha il mancino carico, pronto a esplodere come due settimane fà. E' il secondo "uomo" che agisce nello schema di Luca, solo che lui non lo sà. E questa non è pretattica, ma è il bello dello schema. Occuperà l'altra fascia, sarà propositivo in attacco e ripiegherà in difesa quando saà necessario. Finchè i polmoni terranno. Ma quello non è un problema, perchè quando esaurisce l'ossigeno entra in gioco Luca. ANCORA NEL SETTE ANDREA.
GIAMBATTISTA: Rigenerato da una breve vacanza, il calabrese più brasiliano che c'è è fresco come una rosa. Al debutto non si era espresso ai massimi livelli, pur disputando comunque un'ottima gara. Largo sulla fascia ha tentato spesso il suo tocco magico, tra gli insulti di Mimmo. Ogni giocatore ha il suo marchio di fabbrica. Kakà l'accelerazione, Ibrahimovic il dribbling da fermo, Nedved la sabongia da 30 metri, Gb il tunnel. Con buona pace di Mimmo. Non posso più dirgli di non provare il tiro a giro sul secondo palo, perchè l'ho promesso qualche post indietro. Quindi Gb, hai carta bianca. Ricevi palla sulla fascia, tunnel al difensore, testa alta e tiro alla Del Piero sul palo lontano. DAI CHE STAVOLTA ENTRA.
IO: Stavolta non mi "tralascio". Sono anch'io al debutto dopo la prima prestazione tra i pali. Un po' mi spiace, perchè volevo provare i guanti nuovi. Quest'anno ho esagerato. Ho preso la maglia numero 10 come il mio Capitano (Mauri perdonami, ma quando dico "il mio Capitano" non mi rivolgo a te). Considerando le ultime prestazioni di Pinturicchio alla Juve, ho poco da sperare. Dovrei aiutare Maurizio dietro, è una settimana che mi rileggo il regolamento e cerco di farmi entrare nel cervello che a 5 il fuorigioco non c'è. Mauri se mi dimentico, ti prego, ricordamelo. Altrimenti appena gli avversari lanciano io alzo il braccio manco fossi Baresi. Ah, una piccola precisazione, non faccio una corsa più lunga del tratto frigo-divano (e abito in 47 mq) da circa un anno. Ma quando i miei polmoni si arrenderanno (spero dopo il 6° del primo tempo) ci penserà Luca. E due. SPERIAMO IN BENE.
Concentrazione altissima, morale al massimo, rabbia agonistica al punto giusto. Ci siamo ragazzi.
A stasera.
Le Grandi Biografie - Luca - Un Uomo Chiamato Cavallo
Inizia il suo viaggio introspettivo, dedicandosi a letture che possano forgiare il suo carattere. Topolino, Dylan Dog e I Fantastici Quattro subentrano alle infantili letture di Kant, Hegel e Marx. La filosofia di Superpippo sostituisce quella di Popper nel suo modo d'affrontare la vita. Luca diventa così una persona diversa, per certi versi migliore. Ma è ancora insoddisfatto. La sua vita interiore non marcia di pari passo con il suo fisico. Occorre una svolta. E questa arriva come una folgorazione. Come San Paolo sulla via di Damasco, Luca trova la luce. E' un vecchio numero di "Playboy" ad illuminare la mente dell'eroe. All'età di 24 anni Luca si accorge che nel mondo ci sono due diversi generi di persone: i maschietti e le femminucce. Luca inizia il suo studio approfondito dell'argomento ed in soli sei mesi, attraverso la lettura di testi impegnati quali "Hustler", "Le Ore" e il summenzionato "Playboy" e la visione di svariati documentari (impossibile citarli tutti, ricordiamo, tra i tanti, "Cicciolina e Moana ai mondiali", "Tromb Raider", "Biancaneve sotto i nani" etc), scopre di essere un maschietto. L'esigenza riproduttiva esplode allora in lui come una bomba atomica, purtroppo ancora non sa i rischi che si corrono. Dopo aver avuto rapporti con dozzine di trans, capisce d'aver sbagliato approccio, cambia zona e trasferisce la zona di caccia da casa di Lapo a zona Pellerina. Le cose vanno un pò meglio. All'eterna ricerca di una fidanzata fissa, per ora s'accontenta anche di fidanzate mobili. La cosa meravigliosa è che la sfrenata attività sessuale non frena le sue performances sul campo da gioco. Ala affidabile anche se dal piede ruvido, compie centinaia di km in una partita, garantendo un apporto fondamentale alla squadra (che ricordiamo essere profondamente segnata dal punto di vista fisico), sgroppando su e giu per la fascia (diciamo fasce, visto che è capace di percorrerle entrambe...contemporaneamente). Signori questo è Luca, l'uomo chiamato cavallo.
lunedì 3 dicembre 2007
Le Grandi Biografie - Maurizio - Biografia di un capitano di (s)ventura
E ora da qui...non si passa più...
Direi che nei commenti possiamo dare inizio agli "in bocca al lupo" al nostro nuovo portiere.
Inizio io... direi che la Sardegna non è grande terra di portieri (almeno io non ne ricordo), sarà ora di consegnare all'isola il primo "eroe della porta"? In bocca al lupo, e al primo rigore parato... culurgiones e cannonau per tutti!!!
Approfitto, visto che è appena arrivata la mail del capitano, per postare risultati e classifiche dopo la seconda giornata:
Cluster 2 | - | Blue | | 9 | - | 4 |
Cluster | - | Technology | | 5 | - | 5 |
Services | - | Sytel | | | - | |
Classifica:
Cluster 2 | 4 |
Blue | 3 |
Technology | 2 |
Cluster | 1 |
Sytel | 1 |
Services | 1 |
Sytel e Services una partita in meno
mercoledì 28 novembre 2007
Grazie GB!
Continuate nei commenti ragazzi...
martedì 27 novembre 2007
Comunicato Stampa
Concludo con un avviso ai tifosi che domai avrebbero invaso lo Stadio: potrete ottenere il rimborso del biglietto direttamente dal nostro Presidente. Se vi paga in denaro o in natura non mi è dato saperlo. Problemi vostri.
Alla prossima...
Risultati, Classifica e un po' di delirio generale....
RISULTATI PRIMA GIORNATA:
Blue-Cluster 6-5
Cluster 2- Services 6-6
Sytel -Technology 8-8
CLASSIFICA
Blue | 3 |
Sytel | 1 |
Technology | 1 |
Cluster 2 | 1 |
Services | 1 |
Cluster | 0 |
Breve punto della situazione: L'incognita portiere continua. Quello "titolare" ormai è dichiarato latitante ed è ricercato dalla Polizia di Stato. Probabilmente è fuggito in patria e sono state avviate le procedure di estradizione per processarlo pubblicamente in sala mensa. Il "secondo" è ancora infortunato. Nei prossimi giorni sarà sottoposto ad ecografia per la novantasettesima volta. Si attende il via libera del medico della società (se c'è un volontario che vuole fare il medico della società è ben accetto). Una buona notizia: ho comprato i guanti da portiere (a proposito dobbiamo dividere le spese, non fate gli indiani!!). Chi li indosserà? Se siamo sei e il 50% di noi non può parare perchè glielo vieta la propria religione ne rimangono 3. Di questi 3 il 33% non può parare perchè affetto da tunnel carpale cronico. Rimaniamo in 2. Uno sono io e l'altro un ipoteco X appartenente a S (Sytel) infinitesimamente piccolo e asintotico allo zero. Il 50% di noi lo prende in culo e non è X per motivi non dimostrabili dalla matematica moderna. Chi rimane? A Mimmo e Luca, i matematici della squadra, l'ardua sentenza.
Il resto della squadra appare in gran forma. Il Capitano è un po' acciaccato, ma contro i dolori dell'età che avanza nemmeno un premio Nobel per la medicina può farci nulla. Luca è gasatissimo. Si è allenato ai bordi della pista di lancio di Caselle: cross in mezzo e la punta dell'aereo inzucca in rete. Pare non ne abbia sbagliato uno e si sia fermato solo perchè la Polizia aeroportuale lo ha scambiato per un terrorista. Mimmo ha solo il problema di recuperare la PlayStation per concentrarsi prima del match e poi deve scegliere dove fare lo spuntino pre-partita. Voci di corridoio molto vicine alla squadra dicono che opterà per Burger King. Andrea pare il più tranquillo della truppa. Non lo smuove nemmeno un'improvvisa trasferta a Milano. Ha giurato che a costo di far sgomberare la Torino-Milano ci sarà. Manca Gb che dovrebbe esserci a patto di riuscire a fare le valigie. E cosa mai dovrà metterci in ste benedette valigie? Noi lo aspettiamo. Sperando che il tiro a giro gli riesca al primo minuto, così non lo prova più.
Domani si gioca, se volete gli ultimi biglietti provate con i bagarini, perchè i canali ufficiali hanno dichiarato l'evento "Sold Out". Potenza dei Campioni in Carica.
giovedì 22 novembre 2007
GLADIATORI!!
Battaglia di altri tempi, che ha portato l'arbitro ad appuntare 16 marcature sul suo taccuino, otto per parte. Ve la racconto.
Il prepartita parte malissimo. Intorno alle 18 arriva la comunicazione ufficiale di Capitan Maurizio che il portiere titolare ha dato forfait in maniera ignobile. Tutto da rifare. Tre le urgenze. La prima ridisegnare l'assetto tattico della squadra, la seconda trovare un portiere, la terza trovare un paio di guanti da portiere. Procediamo a ritroso. Mimmo e il sottoscritto si recano all'Ipercoop di Via Livorno con la speranza di trovare il prezioso attrezzo del mestiere dei portieri. La gamma proposta dal reparto articoli sportivi è monoprodotto: un paio di guanti marca "No-Goal" al prezzo di 9,90 euro che consistono in due guanti di lana dove sono stati applicati degli inserti in simil gomma sulla parte interna. Inizialmente propendiamo per l'acquisto, ma l'entusiasmo è smorzato sul nascere causa mancanza di taglie adatte ad una mano diversa da quella di un bambino di 8 anni. Decidiamo di ripiegare sul reparto elettronica ed acquistare un joypad (naturalmente taroccato) per la PlayStation. Delusi per il mancato acquisto dei guanti decidiamo di consolarci al flunch con un ottimo trancio di margherita (questa, se avessimo perso, col cazzo che ve la dicevo....). Il problema è ancora aperto, ma Mimmo ha l'intuizione che ti cambia la vita: telefonata a Vincenzo (l'ex-Superman dello scorso anno) e guanti recuperati da Maurizio e Andrea che passano sotto casa sua a recuperarli. E una è andata. Ma chi li indossa adesso sti benedetti guanti? Decido di sacrificarmi io, a rischio e pericolo mio e di tutta la squadra. Grazie al mio TomTom (ah dimenticavo, se vi perdete per Torino non chiamate Mimmo perchè in meno di mezzora potreste trovarvi sull'appennino tosco-emiliano) raggiungiamo il campo e discutiamo del terzo problema: se io vado in porta, manca un difensore e la squadra va ridisegnata. Optiamo per la soluzione più rischiosa. Maurizio unico difensore centrale e Mimmo punta di sfondamento. E' fatta. Si va in campo.
Il pubblico è quello delle grandissime occasioni, la serata è tipicamente autunnale con una pioggerellina davvero fastidiosa. L'arbitro un veterano del fischietto. Speruma ben. Le preghiere di Luca (vedere i commenti del post di ieri) sembrano funzionare, pronti-via e Mimmo timbra. 1-0. Oh cazzo! E chi l'avrebbe mai detto? Scadute le grazie richieste dalla nostra ala destra subiamo il pareggio direttamente da calcio d'angolo e andiamo sotto di 2. Fine primo tempo. Cambio di campo. 3-2 e 3-3 con un gran sinistro di Andrea. Ancora sotto. 3-4. E ora? Mimmo e Luca confenzionano il miracolo: 5-4 per noi. Il sottoscritto ha voglia di fare il catenacciaro e propone Mimmo e Maurizio al centro della difesa con una sola punta. E si salvi chi può. Mimmo invece vuol fare lo Zeman di turno e l'assetto tattico non cambia. E' un disastro. Andiamo sotto fino 8-5. Ma la squadra non si demoralizza. E risale la china.8-6. 8-7. Nel frattempo Gb, forse emozionato dal paragone con Iaquinta di ieri pomeriggio, cerca l'incrocio lontano dimenticandosi che quei gol li faceva solo Del Piero e pure parecchio tempo fà. Minuto di recupero. Qualcuno ha già abbandonato lo stadio per non trovare coda in autostrada. Peggio per loro. Palla a Maurizio. Sono i momenti che cambiano la vita di un calciatore. La difesa avversaria è tutta lì davanti, ma lo spiraglio per far passare la palla c'è. Maurizio lo vede. 8 a 8! E' il delirio. Ma non è finita. C'è ancora il tempo sufficiente per inventarmi la parata della serata dopo un fallo di mano non visto dall'arbitro. Ora è finita. Davvero. Il punto è portato a casa, e siccome noi nella cabala ci crediamo, vi ricordo che lo scorso anno iniziammo con un altro pareggio. Lippi prima di partire per il mondiale di Germania pareggiò con la Svizzera, così come fece Bearzot nell'82...vi divo proprio dire come è andata a finire o ve lo ricordate bene tutti?
E ora, sperando di non avervi annoiato troppo, le tanto attese.... pagelle.
IO: come al soltio non mi autovaluto, posso solo auto-complimentarmi per averci provato.
MAURIZIO 8: Sembrava non dovesse farcela. Gli ultimi notiziari prima della partita parlavano di forfait sicuro. Forse era pretattica. Il Capitano si schiera al centro della difesa e si prende il compito più difficile: marcare e arginare il capocannoniere dello scorso anno. Spesso è intimidito dal fargli sentire i tacchetti vista la loro amicizia, ma riesce a contenerlo alla grande. L'infortunio sembra non dargli troppo fastidio. Il vizio del gol non l'ha perso. Due marcature. Una, storica, quella che ci fa conquistare il tanto agognato punto. EROICO
ANDREA 7,5: Da come parlava ieri pomeriggio sembrava non avesse mai visto un campo da calcio. E invece, l'ultimo acquisto di Maurizio (a cuio vanno i complimenti per la mossa "alla Moggi"), si rivela giocatore di buon tecnica e buona tenuta atletica. Si inventa il gol più bello della serata con un sinistro dalla tre quarti che si infila sotto il sette lontano. Tiene palla e non disdegna saltare l'uomo. Cala verso la fine forse perchè ha esaurito la riserva di ossigeno. SORPRESA
LUCA 8: A fine partita ho ordinato una radiografia toracica. Quest'uomo non può avere solo due polmoni. Non è possibile. Deve averne almeno 6 o 7. Se la partita fosse durata ancora due ore non avrebbe smesso di salire e scendere sulla sua fascia di competenza. Le cronache di Torino di stamattina dicono che ieri sera un uomo, verso le 22.30, è stato visto farsela di corsa da Via Petrella fino a Caselle. Io non ho dubbi. Era Lui. Il soldatino Di Livio di Caselle è fedele al suo compito, ascolta i consigli dei compagni, copre e si fa valere in fase di interdizione. Si toglie addirittura lo sfizio di siglare una doppietta. Il suo unico problema è che è troppo fedele ai sani principi dello sport pulito. Quando gli dico che sulle punizioni deve mettersi davanti al portiere a dargli fastidio, la prende male. Considera la cosa immorale. Ma poi obbedisce da bravo soldatino. E facciamo gol. SPEEDY GONZALES
MIMMO 8,5: L'unico a non uscire mai. Gioca tutta la partia senza rifiatare. Timbra il cartellino dopo poco meno di 30 secondi. Salta perennemente l'uomo, spesso ne salta due, a volte 3, in alcune occasioni 4, cazzo Mimmo sono finiti se no andavo avanti fino a 10. Quando non trova la collaborazione dei compagni decide di fare da solo. Alla fine sarà tripletta. Ottimo avvio per il bomber tascabile venuto dalla Città dei Due Mari. Ancora una volta gli parte la trance agonistica. Nello spogliatoio gli chiedo perchè sul 5-4 per noi non ha voluto chiudersi in difesa e lui cosa mi risponde? No, ma stavamo perdendo. IMMENSO.
GIOVAMBATTISTA 7: Buona la prestazione dello Iaquinta di Gizzeria. Non si è espresso a livelli altissimi, ma si sà, i giocatori di livello, soffrono i campi pesanti e le basse temperature. Prova a dialogare sulla fascia sinistra, tenta svariate volte il tunnell all'avversario (gliene fosse uscito uno, probabilmente a quest'ora avremmo dovuto raccontare un'altra partita), tenta il tiro e, qualche volta (un po' poche per la verità) ripiega in difesa. Il suo difetto più grande è quello di voler tentare il colpo difficile: tiro a rientrare sul palo lontano. ma gliel'ho già detto. Quelli erano i gol di Alessandro Del Piero, e pensa che li faceva 10 anni fà. Gb, sono passati di moda. Lascia perdere. Meglio l'immortale "puntinata" (o "puntazza" come si direbbe dalle tue parti). PROMESSA
La prima è andata, durante la settimana commenti, processi, moviole e chi più ne ha più ne metta. In attessa della seconda battaglia.
Stay tuned...